Manfredo Rossi, é uno dei sette illustri Avvocati che ha fondato la nostra Associazione.
Era il 31 dicembre del 1960, quando con Pietro D’Ovidio, Adolfo Gatti, Nicola Madia, Titta Mazzuca, Luigi Trapani e Raffaele Valensise, nomi che fanno tremare i polsi, si riunivano al Palazzaccio , creando il Comitato Promotore della Camera Penale di Roma.
L’Avvocato Rossi ha dedicato tutta la vita a perseguire gli ideali che lo avevano spinto, quell’ultimo giorno dell’anno, a trascurare feste e affetti per dare inizio ad una storia che arriva fino ad oggi.
E che vita!
Principe del Foro, Presidente del Consiglio dell’Ordine, una bellissima figura di Avvocato, con la “A” maiuscola. Rigoroso ed elegante in Aula, estremamente tecnico, mai enfatico o inutilmente retorico, asciutto e allo stesso tempo avvincente, dotato di un carisma naturale che arrivava al punto di indurre quasi in soggezione l’auditorio.
Un orgoglio per tutto il foro romano.
Perdiamo un importante punto di riferimento, una guida tecnica e morale, cui ricorrere in qualunque momento per un consiglio sicuro e illuminato.
Perché l’avvocato Rossi, fino all’ultimo, non ha mai abbandonato la sua creatura.
Aprendo, con un mirabile intervento, l’ultimo Congresso nazionale di Roma, rendendosi disponibile ad essere il primo firmatario, presso la nostra sede, della campagna per la raccolta di firme sulla richiesta di separazione delle carriere. Ma soprattutto, stando sempre vicino a chi aveva l’onore di rappresentare la sua creatura, con un continuo confronto di idee e con preziosi suggerimenti, rigorosamente vergati con la propria mano e poi veicolati tramite gli amati Livia e Pietro, la Sua e la nostra orgogliosa discendenza.
A loro, alla signora Fausta e al figlio Alessandro giunga l’abbraccio più affettuoso di quella che sente di essere la seconda famiglia dell’illustre scomparso, quella dei penalisti romani.
La Camera Penale di Roma
