La solidarietà delle Camere Penali di Latina, Nola e Brindisi al Presidente CPR Cesare Placanica

Pubblichiamo i comunicati stampa delle CCPP di Latina, Nola e Brindisi nei confronti del Presidente della Camera Penale di Roma Avv. Cesare Placanica

Comunicato della Camera Penale di Latina “Giorgio Zeppieri”

Registriamo con crescente preoccupazione il dilagante sentimento di svalutazione della funzione difensiva e di avversione per gli avvocati che ne costituiscono l’espressione. L’attacco indirizzato al collega Cesare Placanica, se da una parte si inserisce a pieno titolo in tale odiosa pratica, dall’altra rivela speciali indici di pericolosità: 

 perché rivolto al Presidente di una importante Camera Penale come quella di Roma;

-perché è riferita ad un processo ad alto rischio di contaminazione mediatica;

 perché tende ad accreditare pericolose sovrapposizioni tra il difensore ed il suo assistito, tra il valore della difesa e il disvalore del reato;

 perché con l’improprio uso del suffisso “para”, tende a legittimare all’interno della nostra categoria sottotipi di avvocato a seconda della maggiore o minore omologabilità  a un modello di difesa che non è quello presidiato dall’art 24 della Costituzione.

La Camera Penale di Latina, nell’esprimere piena solidarietà all’amico, al collega ed al Presidente della Camera Penale di Roma Cesare Placanica, respinge con sdegno ogni tentativo di attentato alla piena ed incondizionata libertà della funzione difensiva.

Camera Penale di Nola “Giovanni Leone”

La Giunta della Camera Penale di Nola esprime solidarietà e vicinanza all’avvocato Cesare Placanica, fatto bersaglio da gravi ed inique esternazioni del vice direttore dell’Espresso, per le argomentazioni rese durante l’arringa del processo “mafia capitale, rammentando che la libertà del difensore nell’esercizio delle sue alte funzioni è sacra e risponde al concetto di giustizia costituzionalmente garantito, contro di essa non sono tollerati attacchi di alcun genere. 

Camera Penale di Brindisi “Oronzo Melpignano”

La Camera Penale di Brindisi esprime piena solidarietà al collega Cesare Placanica per il tono minaccioso ed intimidatorio del comunicato del giornalista Lirio Abbate, affidato ad un commento su Twitter ed usato nei confronti di un avvocato nell’esercizio del proprio mandato difensivo.

L’esercizio della funzione difensiva, di rilievo costituzionale, non può essere identificato con la figura dell’imputato né considerata quale adesione o, peggio ancora, collusione con la malavita o la criminalità mafiosa allo stesso modo per cui il sacrosanto diritto di cronaca, anch’esso costituzionalmente garantito, non può e non deve scadere nell’illazione, nella diffamazione e nella calunnia.

Tale atteggiamento denota una insofferenza culturale che nel nostro Paese, avvinto da spinte populiste e giustizialiste, si nutre nei confronti della funzione difensiva e dell’avvocato che ne è il suo interprete essenziale.

Tale deriva culturale è tanto pericolosa quanto preoccupante poiché storicamente le svolte totalitarie sono, da sempre, passate attraverso l’attacco e la soppressione della libertà e dei diritti fondamentali e la categoria forense ne ha spesso fatto le spese.

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