Proposte di legge di iniziativa popolare del Partito Radicale. Anche il Vicepresidente della CPR al deposito in Cassazione.

Ben otto le proposte di legge di iniziativa popolare depositate stamani in Cassazione.

I temi oggetto della nuova campagna del Partito Radicale riguardano l’amnistia e l’indulto, la revisione del sistema delle misure di prevenzione e delle informazioni interdittive antimafia e delle procedure di scioglimento dei comuni per mafia, la riforma del sistema di ergastolo ostativo e del regime del 41 bis e abolizione dell’isolamento diurno, la riforma della Rai, la riforma delle leggi elettorali nazionale ed europea, gli incarichi extragiudiziari dei magistrati.

Al deposito delle proposte di legge in Cassazione hanno partecipato i membri della presidenza del Partito Radicale Rita Bernardini, Sergio D’Elia, Elisabetta Zamparutti, Irene Testa, Giuseppe Rossodivita, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Angioli.Al deposito in Cassazione hanno preso parte anche l’avvocato Vincenzo Comi, Vicepresidente della Camera Penale di Roma), Giuseppe Belcastro (Coordinatore del Comitato organizzatore Ucpi per la separazione delle carriere)  Giampaolo Catanzariti, e Maria Laura Turco.
Questi i testi delle proposte di legge:
1. Amnistia
L’amnistia e l’indulto sono necessari per riportare l’Italia nella legalità della sua Costituzione e davanti all’Europa. Il quorum di 2/3 del Parlamento dal 1992 rende impossibili questi provvedimenti.
2 Revisione del sistema delle misure di prevenzione e delle informazioni interdittive e antimafia
Per impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata nel sistema economico senza distruggerlo, per salvaguardare la continuità aziendale e i posti di lavoro, per prevenire il crimine senza distruggere le vite delle persone, per combattere la mafia senza minare i principi dello Stato di Diritto e i diritti umani fondamentali.
3. Revisione delle procedure di scioglimento dei comuni per mafia
Per favorire una sana partecipazione popolare alla vita amministrativa delle comunità quale unico antidoto al controllo mafioso sui comuni, per sbarrare davvero le porte dei nostri comuni alle mafie, per una efficace politica antimafia.
4. Riforma del sistema di ergastolo ostativo e del regime del 41 bis e abolizione dell’isolamento diurno
Come diceva Leonardo Sciascia, la mafia non si combatte con la terribilità delle pene, ma con il diritto. E l’art. 27 della nostra Costituzione afferma che la pena non può essere contraria al senso di umanità e deve tendere alla rieducazione del condannato.
5. Riforma della Rai
Il servizio radiotelevisivo pubblico assicura il diritto alla conoscenza dei cittadini. Cancellazione del monopolio della Rai e sua messa all’asta con gare distinte nazionali e locali, anche per rilancio emittenza locale. Effettiva privatizzazione Rai e abolizione commissione di Vigilanza.6/7. Riforma delle leggi elettorali nazionale ed europea
Elezione del parlamento italiano con il sistema elettorale uninominale secco: chi prende più voti è eletto. Piccoli collegi per assicurare la relazione tra l’eletto e il territorio.
Elezione del Parlamento europeo con un collegio unico nazionale con sistema proporzionale puro per garantire la rappresentanza di tutte le forze politiche e un dibattito nazionale sulle istituzioni e europee.8. Incarichi extragiudiziari
Impedire ai magistrati di assumere incarichi incompatibili con l’esercizio efficiente e imparziale delle loro funzioni principali e ordinarie, ovvero quello di amministrare la giustizia «in nome del popolo italiano».
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