Sottoscritto il protocollo di intesa con la Corte d’Appello di Roma

Cari Soci, 
con l’introduzione della norma Ristori e poi Ristori bis, si sono purtroppo aperti, nel nostro tessuto processuale, alcuni evidenti e gravi distonie rispetto alle garanzie processuali del “giusto processo”.
In particolare, l’Unione delle Camere Penali Italiane ha denunciato e rimarcato l’attentato ai principi cardine dell’oralità e della immediatezza, con riferimento alla norma che consente ai giudici dell’impugnazione di svolgere la Camera di consiglio da remoto. 
Ora, di seguito alle consultazioni con il  Presidente della Corte di Appello di Roma e con il Procuratore Generale,  che hanno considerato e condiviso i rilievi della Camera Penale di Roma,  sono stati integralmente recepiti i temi, che con il supporto dei componenti del Consiglio dell’Ordine, abbiamo proposto e sollecitato al tavolo per la redazione di un protocollo di pratica disciplina delle udienze.
Il risultato è che nel distretto di Corte di Appello di Roma anche le camere di consiglio delle udienze non partecipate, causa emergenza COVID, si terranno nell’aula di udienza con la presenza della Cancelliere e con la immediata comunicazione via Pec all’avvocato che ha ritenuto di non presenziare. 
É un  “ristoro” ad una normativa che contrasta con principi cardine dell’ordinamento e che può e deve avere valore solo ed esclusivamente per l’attuale fase emergenziale, come pure ribadito in premessa.
Per una rapida lettura di seguito un estratto del testo, che é stato anche frutto  di una costante interlocuzione con la Giunta UCPI e a cui hanno aderito tutte le camere penali del distretto e che il nostro presidente ha quindi sottoscritto anche per delega delle Camere Penali  di Cassino, Civitavecchia, Frosinone, Latina, Rieti, Tivoli, Velletri e Viterbo.
<<prendendo anche atto delle forti preoccupazioni che oramai da tempo vengono manifestate principalmente, ma non esclusivamente, da rilevanti settori dell’Avvocatura in relazione al rischio che una normativa dettata dall’emergenza possa di fatto tradursi in una duratura se non irreversibile lesione dei principi dell’“oralità” e dell’”immediatezza” della decisione, richiamati anche dalla legge delega al vigente codice di procedura penale, principi che devono invece rimanere ispiratori del moderno processo penale;
….
ribadita altresì l’opportunità per la quale, qualsiasi soluzione applicativa venga concordata in merito alla gestione cartolare dei processi, le udienze si dovranno comunque celebrare regolarmente con la partecipazione del Collegio giudicante in aula di udienza, ancorché senza la presenza delle parti, ma con l’assistenza di un funzionario di cancelleria che redigerà apposito verbale delle attività svolte e curerà l’immediata trasmissione del dispositivo a mezzo PEC all’Ufficio della Procura Generale ed ai Legali delle parti private>>.
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