La lettera ai Soci del Presidente Cesare Placanica

CAMERA PENALE DI ROMA

LETTERA DEL PRESIDENTE AI SOCI

Cari Soci,

la mail di Bruno Naso, che non debbo presentarVi e che trovate in allegato, mi costringe ad invadere la Vostra posta elettronica, con le poche righe che seguono.

Difatti, con mia grande sorpresa, Naso mi scrive di essere “incredulo” del fatto che il Direttivo della Camera Penale di Roma abbia, alla stregua di un qualsiasi “Politburo”, deciso di tacitare la voce dei penalisti romani, censurandone la possibilità di protestare contro la deriva giustizialista che affligge il Paese.

Ecco, direi che ha fatto bene Bruno Naso ad essere incredulo, perché, ovviamente (lasciatelo sottolineare: ovviamente!) così non è.

La lettera dell’Avvocato Naso mi impone però di trasmettere, per così dire, gli atti, a cominciare dal verbale della riunione del Consiglio Direttivo.

Da cui si desumono in modo chiaro le ragioni che hanno determinato il Direttivo a decidere di posticipare di qualche giorno una “assemblea locale aperta ai cittadini, a cui invitare anche rappresentanti degli Ordini, politici, giornalisti, magistrati”.

Il virgolettato trova ragione nella estrapolazione della frase dalla lettera di Valerio Spigarelli al Direttivo (che pure mi pare necessario allegare), che ha preceduto l’iniziativa della raccolta delle firme cui accenna Naso e che ne costituisce, all’evidenza, il presupposto.

Insomma, cari Amici, nessuna volontà di censurare, ma  una semplice scelta “strategica”, tanto più che la richiesta, poi non accolta dal Direttivo, era di limitarci ad una mera assemblea tra Soci, senza nessuna possibilità di dibattito aperto verso l’esterno. Abbiamo quindi pensato ad una iniziativa più efficace, simile, peraltro, a quelle di tutte le altre Camere Penali italiane, che non si sono certo limitate ad organizzare una assemblea non rivolta anche verso la società civile.

Prima di salutarVi, voglio solo aggiungere, che non solo la incredibile manifestazione di consenso di pochi giorni fa non ci ha dato alla testa, trasformandoci in novelli dittatori, ma che qualora, a norma di Statuto, Voi Soci doveste ritenere che la scelta del Direttivo, di concentrare in questa settimana ogni sforzo sulla manifestazione del 23, per poi organizzare nei prossimi giorni una iniziativa “nostra”, non fosse condivisa, certamente verrebbe indetta una assemblea nei modi e nei termini proposti  dai richiedenti.

E se per caso  non venisse indetta mi accompagnerei io per primo a Bruno Naso a quella spontanea.

Un caro saluto

Cesare Placanica

In allegato:

Spigarelli lettera

Verbale 16.11.18

Mail avv. Naso

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